giovedì 30 agosto 2007

Finalmente Lisboa!

Salve a tutti! Giusto per comunicare che sono arrivato a Lisboa, nonostante i megaritardi di easyjet e co. Sto a rua do comercio 28, 4dto...da alcuni ragazzi ke mi ospitano. Sono proprio grandiosi...poi vi racconteró meglio...x ora vorrei solo capire come funzionano le tastiere e gli accenti in portogallo..mah
ah! gli autisti dei bus sono assolutamente fuori di testa..chi c'é stato puó capirmi..
Cmq,domattina Leiria, e fra 3 settimane ancora lisboa...
Sento che ce la faró. Fate il tifo per me. Até logo.Fica bem.

sabato 25 agosto 2007

Il barbiere di siviglia

Oggi pomeriggio sono stato dal mio barbiere. Che poi fa anche il parrucchiere.
Per rispetto della privacy non dirò per esteso il suo nome, ma lo chiamerò convenzionalmente Jim Beam. Jim Beam è un simpatico omino con (pochi) capelli leccati, stile siciliano anni '20, per capirci, con un naso "importante"(cito Sara) e una sfilza di argomenti interessantissimi.
L'argomento di discussione ordierno riguardava la problematica dialettica uomo-donna, risolta dalla moglie con la frase: "La donna è un essere pensante, l'uomo invece è aggregativo".
Come ho fatto a non pensarci prima. Cazzo.
Ovviamente non sono mancate le discussioni su gnocca & calcio, che fanno sempre bene.
A parte una breve querelle con la moglie (che fa l'estetista nel negozio accanto e interviene spesso dalla porta comunicante) oggi la storia principale vedeva come protagonista proprio lui, Jim. Non scenderò in dettagli e particolari, mi basta dirvi che il nostro eroe l'ha spuntata contro un'orda di 55 (cinquantacinque) tipacci della mafia russa che minacciavano la sua incolumità e quella della relativa consorte (quella della querelle di prima...), il tutto causato da un quasi incidente d'auto che lo ha visto protagonista.

Mi sono perso, lo so, mi capita spesso. Comunque...il mio barbiere ha due modalità di lavoro: quella iperattiva dei giorni festivi, col negozio affollato...tagli, barbe e rifiniture a 6000km all'ora, manco l'avessero dopato, e quella dell'allegro cazzeggio.
Oggi era decisamente nella seconda modalità. Ho varcato la fatidica soglia alle ore 14.17 minuti primi...ero il secondo cliente, col primo già a metà dell'opera. Bene, sono uscito alle 16.50... facendo 4 conti, un colpo di forbice ogni 4 minuti e 23 secondi. Vabbè, sarò esigente, sarà il caldo che m'infastidisce, sarà quel che sarà... fattostà che è stata un'agonia.
Ma alla fine ne sono uscito migliorato, più dentro che fuori, dopo la sua frase di congedo: "Dopo aver fatto lo shampoo devi avere la furbità di non pettinarti...".

Eh sì, c'è sempre da imparare nella vita.
D'ha piccollo vholeva fare il scritore, ma poi è andata diversamente. Meglio così.

giovedì 23 agosto 2007

post 0

salve a tutti. come i meno sapranno, questo spazio fungerà da diario di bordo del mio ormai imminente erasmus lisboeta.
eh sì, ormai solo 7 giorni (windjet & easyjet permettendo..) mi separano dal portogallo... volo previsto per il 30 agosto alle ore 16.55 ---> milano malpensa-lisbona.
in città dovrei restarci giusto un giorno, anzi una notte, perchè già nella mattinata del 31 dovrei andare a leiria, ridente (?) cittadina ad un'ora e mezza da lisboa, dove frequenterò un corso intensivo di lingua (eilc), che dovrebbe mettermi più o meno in carreggiata. dal 21 settembre, lisboa. vedremo.

Il nome del blog vuole essere un modestissimo omaggio a josè saramago, l'uomo che forse più di tutti mi ha spinto a scegliere lisbona come città in cui vivere i miei prossimi 12 mesi. 'Brigado!

Non è vero. Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla spiaggia e ha detto: «Non c'è altro da vedere», sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.

(Josè Saramago, Viaggio in Portogallo)